Le fondamenta di una Start Up di successo: scopriamo perché e come creare un business plan

“Nel prepararsi per una battaglia ho sempre scoperto che i progetti sono inutili, ma la pianificazione è indispensabile.”

– Dwight “ike” Eisenhower, 34º Presidente degli Stati Uniti d’America –

 

Benvenuto io sono Antonio Palmarini, sono un imprenditore da oltre 10 anni e in questo account parlo di temi legati all’imprenditoria ed al mindset imprenditoriale.

 

In questo articolo ci concentreremo sul definire cos’è un Business Plan, come lo si crea e soprattutto perché  è uno strumento indispensabile per qualsiasi start-up voglia evitare di fallire nei primi cinque anni di vita.

 

Cos’è un Business Plan?

 

Il Business Plan può essere considerato come una vera e propria mappa, in grado di guidare un imprenditore verso il successo, in modo consapevole e sicuro.

 

Questo strumento dovrà contenere la tua rotta, le varie tappe intermedie e i rifornimenti necessari che ti permettono di navigare, sia quando il mare è calmo, ma soprattutto quando il mare sarà in tempesta.

 

Perché amico mio, di una cosa puoi essere certo…

 

Se fai business, prima o poi ti ritroverai a fronteggiare un imprevisto.

 

Te lo dico non per scoraggiarti, ma perché solo la tua preparazione a riguardo, potrà permetterti di superare queste difficolta con successo.

 

Perché hai bisogno di un Business Plan?

 

Questo documento ha lo scopo primario di presentare la nuova azienda a tutti i possibili finanziatori.

 

Lo scopo quindi è di fornire a chi vuole investire nella tua azienda, tutti gli strumenti utili per fare una corretta valutazione della startup.

 

Ma non solo!

 

Il Business Plan serve anche per:

  • Ottimizzare i tuoi costi per attrezzature e investimenti vari;
  • Creare una strategia che sia sostenibile nel tempo;
  • Quantificare il capitale necessario alla crescita e lo sviluppo della tua iniziativa, arginando ogni possibile rischio di fallimento;
  • Capire dove indirizzare le energie e quali attività possono essere automatizzate e delegate;
  • Prevedere problemi e imprevisti.

Per essere utile il Business Plan dovrà essere il più accurato possibile e dovrà prepararti ad affrontare eventuali imprevisti.

 

Nulla va trascurato in fase di analisi.

 

Cominciando dal budget, dalle previsioni di spesa e dai traguardi che ci prefissiamo di raggiungere entro una certa data.

 

Fino ad arrivare alle responsabilità del singolo e alla definizione degli obiettivi di rendita per gli investitori.

 

Da come avrai capito il Business Plan è un punto di riferimento nella fase di lancio della startup.

 

Ma questo documento deve diventare anche il manifesto della mission aziendale nel corso del tempo.

 

Scoprirai che se è ben realizzato, nel tempo diventerà un vero punto di riferimento nella gestione di ogni tipo di attività aziendale.

 

Applica una revisione costante mentre sei “in corsa”, apportando migliorie e revisioni strategiche in grado di perfezionare la pianificazione e diventerà sempre più facile per te prevedere le difficoltà e attrarre nuovi investitori.

 

Come fare un Business Plan?

 

La struttura del business plan per una Start Up non è unica ed immutabile, ma varia a seconda dell’azienda e in base ai suoi obiettivi.

 

In linea generale però si può sintetizzare in queste 3 parti fondamentali:

 

  • Business Model
  • Piano di Marketing
  • Piano Economico – finanziario
 
  1. Il Business Model

Il Business Model va a delineare la nuova azienda ed il nuovo prodotto da immettere sul mercato.

 

Questa parte deve essere in grado di illustrare non solo la validità dell’idea.

 

Il documento deve anche evidenziare la capacità e la strategia del team, di trasformare l’idea in un prodotto o servizio pronto per il mercato.

 

  1. Il Piano marketing

Il Piano Marketing comprende tutto quello che ci permette di portare il nostro prodotto o servizio nelle mani del nostro potenziale cliente.

 

Anche in questo caso sarà molto importante definire e quantificare gli investimenti dedicati alla promozione del nuovo prodotto, sia a livello di spesa, che a livello di utilizzo.

 

In poche parole dovrai sapere quanto si spende e dove andranno a finire questi soldi.

 

  1. Il piano economico-finanziario

Tutto questo poi confluisce nel piano economico-finanziario che è la parte di maggior interesse per chi vuole investire nella tua startup.

 

Questa parte del documento deve cercare di fare una previsione realistica dell’andamento economico dell’azienda, per un periodo che non supera i 3 anni.

 

E’ ovvio che questi dati si basano su statistiche.

 

Non potremo sapere mai con esattezza cosa accadrà e questo i finanziatori lo sanno bene.

 

Per questo sarà tuo compito ottenere delle stime molto dettagliate.

 

Tu stesso sarai un tassello fondamentale.

 

Sarà la tua visione e lungimiranza che alla fine convincerà gli investitori a scommettere sulla tua azienda.

 

Sappiamo che nella normale fisiologia del business, molte startup non superano i primi 2 anni di vita.

 

Spiega ai finanziatori perché questo non accadrà anche alla tua impresa e qual è la tua visione su lungo periodo.

 

Siamo arrivati quasi alla fine dell’articolo.

 

Per premiarti di essere arrivato fino a questo punto voglio farti un regalo.

 

Per avviare una Start-Up bisogna essere un precursore del tempo.

 

Bisogna saper vedere avanti 3, 5, 10 anni rispetto alla massa.

 

Non tutti i precursori del tempo sono uguali.

 

Marie Curie è diversa da Galileo Galilei, come quest’ultimo è diverso da Steve Jobs.

 

Tu quale tipo di precursore del tempo sei?

 

Cliccando sul link qui sotto troverai un sondaggio che ti permette di scoprirlo:

 

https://bit.ly/nftantolg

 

 

Fare questo ti permetterà di capire quali strategie sono ottimali per la tua personalità e per il successo della tua Start Up.

 

Ricordati di osare sempre

 

Un saluto da Antonio

Ecco alcuni Feedback...

Dicono di me

Q